GIAN PAOLO VALLATI

BIOFILMOGRAFIA

Sono nato a Roma nel 1960, e qui mi sono laureato in Architettura con una tesi in scenografia. Negli anni ‘80 ho iniziato a lavorare nel settore dell’audiovisivo come assistente alla regia e collaboratore ai testi di alcuni programmi televisivi Rai e Mediaset. In seguito lavoro come aiuto regista cinematografico, scrivo alcune sceneggiature per lungometraggi e con “La lunga notte di Volpe Grigia” ottengo il finanziamento del fondo Media della UE. Nel 1999 esordisco alla regia con “Uno spruzzo di pulp”, primo di una lunga serie di cortometraggi in pellicola e in digitale.

Nel 2001 scrivo e dirigo “Concerto in Onde Corte”, premio CortoLazio 2002 per la sceneggiatura, premio RaiCinema al Festival La Cittadella. In concorso al 20° Festival del Cinema Italiano di Annecy, è stato inserito nel DVD dei migliori cortometraggi italiani selezionati da ItaliaCinema nel 2002.

Negli anni seguenti ho curato la regia del documentario “Effetto Periferone” per il Comune di Roma e la regia del videoclip “Go with the Flow” del pianista e compositore Giovanni Allevi.

Appassionato velista, dal 2006 al 2010 ho collaborato con le riviste di nautica SoloVela e Open&Fly, curando tutti i documentari, video istituzionali e pubblicitari del gruppo editoriale.

Nel 2011 ho terminato la realizzazione del mio primo lungometraggio, "Cara, ti Amo”, una commedia che ha vinto la 10° edizione del RIFF festival e il Premio del Pubblico all’Isola del Cinema 2012. Il film è stato acquistato e trasmesso dalla RAI e da RSI, televisione svizzera italiana e ha partecipato a cinque Festival nazionali.

Da diversi anni mi dedico anche all'insegnamento delle tecniche di regia e di sceneggiatura. Ho insegnato presso la Facoltà di Scienza della Comunicazione della Sapienza a Roma, presso l'Accademia Rossella Falk di Genzano (Rm) e al corso di Tecniche di Regia e Tecniche di Sceneggiatura presso il centro OPRA Formazione di Lecce.

Nel 2021 ho diretto il cortometraggio "Complice il mare", realizzato con il contributo della Regione Autonoma Sardegna e della Fondazione Oristano.

Intanto lavoro alla preparazione del mio secondo lungometraggio cinematografico, “A cena da Sara”, un film sul significato della malattia come viaggio iniziatico verso una maggiore consapevolezza.